L’Oleggio crea, Minniti distrugge: a Briga è 2-2

Restano all’Oleggio i maggiori rimpianti per una gara che ha visto gli “orange” due volte avanti e due volti ripresi, sempre dalla propria nemesi chiamata Nicola Minniti, ma il risultato di parità maturato a Briga è alla fine quello più corretto per quanto visto in campo. L’impressione che resta è quella di due squadre che si trovino a loro maggior agio più ad attaccare che a difendere e infatti proprio nei due reparti difensivi si sono viste le cose peggiori; materiale su cui lavorare per Rampi e Dossena che se vorranno fare il salto di qualità decisivo dovranno necessariamente migliorare il pacchetto arretrato delle proprie compagini.

Lampo nel finale si diverte il pubblico ad assistere ad un primo tempo magari non giocato in maniera eccelsa a livello tattico ma sicuramente godibile dal punto di vista dell’intensità espressa dalle due squadre. I padroni di casa schierano al centro dell’attacco l’ex Minniti a fare coppia con Briola mentre Dossena sceglie un centrocampo molto propositivo che ruota intorno al ruolo di Caporale, a cui vengono assegnati i maggiori compiti di copertura. Al 3′ Villa è tempista nell’intervenire in scivolata sul cross radente di Gessa che avrebbe potuto provocare grossi problemi in area ospite, al 7′ è Vacirca nell’area opposta a girare di testa il cross di Shabanaga non creando problemi a Capra. Vicino al vantaggio il Briga al 13′, Briola vede Gros Jacques fuori dai pali e cerca un pallonetto che scavalca il portiere ma anche la traversa oleggese, gli ospiti rispondono al 28′ con l’incursione profonda sul secondo palo di Budelli che schiaccia a colpo sicuro una punizione calciata dalla trequarti da Capacchione depositando il pallone proprio tra le mani di Capra che tira un grosso sospiro di sollievo. Nel finale aumenta l’intensità degli attacchi oleggesi che alla fine passano: al 42′ sul cross tagliato di Stefanazzi in scivolata Maio arriva con un centesimo di ritardo, consentendo alla difesa di liberare; sul corner successivo Shabanaga si coordina male sciupando la buona occasione. Al 44′ Capra è un gatto a salvarsi con i piedi sulla conclusione velenosa di Stefanazzi ma pochi secondi dopo nulla può sul pallone rimesso al centro da Capacchione che Budelli incoccia di testa mandandolo a depositarsi all’altezza dell’incrocio alla sinistra del portiere.

La dura legge dell’ex Il vantaggio acquisito al fotofinish dovrebbe accrescere le motivazioni dell’Oleggio che invece, al rientro in campo, rimangono per qualche minuto di troppo con la testa negli spogliatoi consentendo a Minniti di pareggiare già al 2′ con un colpo di testa a centro area che l’ariete agognino non può sbagliare. Tutto da rifare e squadre che si rimettono a guerreggiare con alterne fortune: al 5′ Anchisi arriva a rimorchio sulla percussione di Maio ma Capra è bravo a salvarsi in angolo, all’8′ Briola sull’uscita estemporanea di Gros Jacques colpisce ma senza trovare lo specchio di porta. Al 13′ lo stesso portiere oleggese si addormenta sulla pressione di El Khiyati che per poco non lo beffa dopo averne contrastato il ritardato rinvio.

Vicinissimo al vantaggio l’Oleggio al 17′ quando la battuta violenta di Shabanaga viene deviata in maniera del tutto involontaria da Rocca con la palla che sarebbe altrimenti finita in rete; passano due minuti e Gessa segue la sponda di Minniti per scaricare un destro che si impenna finendo alle stelle. Lo stesso Minniti prova a sorprendere il portiere avversario dalla distanza con Gros Jacques costretto a salvarsi in angolo (28′) mentre alla mezz’ora la giocata intelligente di El Khiyati libera al tiro Briola sul quale riesce ad intervenire Shabanaga per evitare grossi guai. Al 35′ l’Oleggio si riporta in vantaggio: Vacirca prolunga per Capacchione che vede l’inserimento di Shabanaga sulla destra, diagonale affilato e palla che si infila alle spalle di Capra. Tutto finito? Macché, ancora una volta l’Oleggio non ha fatto i conti con Minniti che, pescato da Kouakou al 38′, trova l’angolo sul palo lungo dove Gros Jacques non può arrivare. Il 2-2 non soddisfa le squadre che anche nel finale provano a superarsi: al 44′ Gros Jacques è bravo e fortunato sulla conclusione di Albanese che viene smorzata da Villa, un minuto dopo Ardizzoia supera anche Capra palla al piede ma lo stesso Albanese riesce a salvarsi in angolo sulla battuta del quale però ancora Zoccheddu ha sulla testa la palla buona per la vittoria ma il neo entrato, sotto misura, non riesce a trovare la giusta traiettoria per fare male.

ACD BRIGA NOVARESE

Capra 6: Fa tutto quel che può compiendo anche qualche buon intervento prima di essere bucato nel finale di prima frazione.

Rocca 6: Molto mobile e in continuo movimento, lascia a volte qualche spazio di troppo dove gli avanti oleggesi riescono ad infilarsi.

Fornara 6: Non fa mancare il proprio apporto in fase di spinta anche se troppe volte Shabanaga riesce a coglierlo impreparato.

– 39’st Cataldo sv.

Kouakou 6: Lucido nel tenere in mano le redini di un centrocampo a cui altrimenti mancherebbe peso, si toglie lo sfizio di confezionare l’assist che vale il definito pareggio.

Massara 5,5: Non abbina al buone cose che ormai fa con naturalezza in fase di costruzione un’altrettanta attenta fase difensiva.

Soit 5,5: Spesso fuori posizione soffre la pressione a cui alternativamente lo sottopongono Maio e Stefanazzi.

El Khiyati 6: Bisogna dargli atto di qualche buona iniziativa anche se troppo spesso si trova fuori dalla zona nevralgica del gioco.

– 31’st Albanese 6,5: Entra con il piglio giusto e per poco non diventa decisivo per le sorti della gara.

Honcea 5,5: Molto fumoso in una zona di campo in cui avrebbe potuto incidere di più, a bisogno di crescere e deve farlo in fretta.

Briola 6,5: E’ la spalla ideale per approfittare degli spazi che Minniti riesce a creargli, diventa pericoloso più volte anche solo fraseggiando con il compagno.

Minniti 7: Aveva una gran voglia e si vedeva. Tirato a lucido come forse non si era ancora visto in questa stagione, ruba la scena della partita.

Gessa 6,5: Instancabile, lo vedi galoppare a tutta fascia sia in fase di spinta che in copertura del compagno, con cui l’intesa funziona a meraviglia.

– 39’st Gambino sv.

Carmine Calabrese